giovedì 24 gennaio 2013

L'edificio Off-Grid

Schema di funzionamento dell'edificio Off-Grid
Letteralmente "fuori dalla rete", questo edificio, brevettato da La fabbrica del Sole, selezionato all'Expo Universale di Shangai e alla 12a Biennale di Architettura di Venezia, è totalmente autosufficiente e non inquina.
"L'elettricità è prodotta grazie alle fonti rinnovabili presenti sul territorio dove la struttura viene costruita: sole, vento, acqua, geotermia, vengono stoccate all'interno degli edifici grazie alla molecola di idrogeno che può funzionare da accumulo.
L'idrogeno è ottenuto in modo naturale da acqua demineralizzata attraversata da energia elettrica e viene poi stoccato in serbatoi a bassa pressione. Questa molecola acquista una tripla valenza: accumulatore per la produzione di energia elettrica, gas per caldaie e fornelli ad uso domestico e combustibile per veicoli ibridi.
L'idrogeno, in combinazione con l'energia solare e da biomassa, può sostituire completamente il metano o il GPL, con un risparmio stimato che parte dai 1000 euro/anno.
Grazie ai pannelli solari termici che coprono il tetto delle abitazioni Off-Grid, il calore può essere veicolato e fatto circolare all'interno del sistema di riscaldamento domestico. L'energia termica ottenuta dal sole può essere stoccata in accumuli stagionali, utili per il riscaldamento invernale, a sistema radiante, e per l'alimentazione degli impianti di raffrescamento solar cooling.
Per mezzo di un sistema di fitodepurazione costituito da una vasca larga tre metri, lunga quattro e profonda circa un metro, le acque reflue domestiche vengono raccolte, depurate e riutilizzate per gli scarchi dei WC, con un risparmio di oltre 40.000 litri di acqua potabile. L'acqua depurata e conservata negli accumuli stagionali è mantenuta ad una temperatura costante di circa 15°C per tutto l'anno, per consentire una maggiore facilità di raffrescamentoe riscaldamento, mantenendo al minimo i consumi di energia."

La sola domanda che può sorgere, cioè "Quanto territorio è necessario per far funzionale l'edificio Off-Grid?" è superata da un ulteriore scatto innovativo: la Off-Grid Box.
"Un concentrato di energia naturale frutto di un approccio globale all'abitare e alla sostenibilità.
Un brevetto Exergy, l'Off-Grid Box è formato da un container predimensionato, preinstallato, ottimizzato e garantito, pronto per essere collegato alla casa. La casa guadagna un vano tecnico completo senza intaccare la cubatura interna. Una volta posizionato, il container è già pronto per essere collegato alla casa ed entrare in funzione"
www.offgridbox.it


Fonte: Casa Naturale n. 53, dicembre 2012 - gennaio 2013

martedì 15 gennaio 2013

Ancora sull'autocostruzione: la casa sostenibile in legno, raccontata in un libro

Titolo: Come ho costruito la mia casa in legno
Autore Samuele Giacometti
Editore: Compagnia delle Foreste


Samuele Giacometti ha costruito la sua casa in 32 mesi, utilizzando 43 alberi provenienti da un raggio di soli 12 km. Ha ottenuto la certificazione CasaClima B+, vincendo il CasaClima award 2010

" Dall’assegno al taglio degli alberi, avvenuto sotto l’attenta supervisione del dottore forestale, al riposo invernale dei tronchi di larice e abete rosso nel bosco, alla sramatura, sezionatura e scortecciatura dei tronchi, passando dal trasporto in segheria e alla stagionatura del legname fino all’assemblamento vero e proprio della casa, ogni fase è stata attentamente documentata e vagliata da un attento studio LCA realizzato dal Laboratorio LCA & Ecodesign dell’ENEA di Bologna. Ogni processo produttivo, ogni lavorazione, ogni trasporto sono stati considerati ai fini della massima tracciabilità e valutazione degli impatti ambientali, considerando anche scenari di fine vita e smaltimento/recupero, realizzando quindi il vero obiettivo della sostenibilità di un progetto, il quale è sempre migliorabile, ma non potrà mai esserlo se non se ne conoscono tutte le componenti in gioco e le ricadute passate, presenti e future, analizzate con scrupolo scientifico da enti terzi e indipendenti."

fonte:architetturaecosostenibile.it

lunedì 14 gennaio 2013

Autocostruzione e innovazione

Il Ministero dell'Ambiente, della tutela del Territorio e del Mare, in collaborazione con l'Associazione Mecenate 90, ha istituito ECO_LUOGHI 2011, un "consulto informale per la progettazione di case ecologiche monofamiliari localizzate nel paesaggio italiano", che ha premiato i dieci migliori progetti per l'abitare sostenibile. 
Il progetto vincitore nella categoria senior è  Lègologica: un'abitazione sperimentale, costituita da mattoni vuoti, da riempire con materie prime reperibili sul luogo.
La struttura di Lègologica è costituita da un telaio in legno lamellare e un solaio con impianti integrati, che la rendono facilmente trasportabile e componibile, contenendo i costi grazie al processo di prefabbricazione, al quale poi si aggiunge l'autocostruzione, l'utilizzo cioè di materiali reperibili sul luogo, per riempire mattoni vuoti, fatti di rete, leggeri ma resistenti. 
Una casa a basso impatto ambientale e a km zero, in grado di adattarsi al paesaggio circostante.


fonte: Casa Naturale n. 51, ottobre 2012

domenica 2 settembre 2012

La casa di pannocchie...

Si tratta di una costruzione a pianta circolare, con la struttura portante interamente in legno, e la copertura inclinata diagonalmente, orientata in modo da riuscire a sfruttare al meglio l'illuminazione naturale, seguendo il percorso che il sole compie durante la giornata. Il tamponamento è costituito da una sacca di rete metallica contenente migliaia di pannocchie di mais. L’idea riprende la tecnica di essiccazione del mais usata dagli agricoltori del posto, che, applicata alle pareti di un edificio, lo rende dinamico nel tempo. La casa avrà infatti diverse rese cromatiche ad ogni stagione

maggiori info su architetturaecosostenibile.it

venerdì 8 giugno 2012

Eco villaggio: utopia o innovazione?

Il 20 aprile scorso è stato presentato a Schio (VI) il progetto del primo eco villaggio in paglia, che verrà costruito a partire da questa estate.
Il progetto prevede la partecipazione della comunità alla vita del villaggio, e la condivisione di molti spazi solitamente privati, come soggiorno cucina e servizi per "le persone più disponibili alla socializzazione".
Non che non sia d'accordo su questo punto, penso solo che la specie in questione si sia estinta... Perdonate l'ironia, ma vedo sempre più persone che non scambiano neanche una parola con il vicino di casa, non salutano uno sconosciuto incrociato per strada, non si fermano ad aiutare una persona in difficoltà...C'è una forte repulsione per l'"altro".
Perciò sono davvero curiosa di seguire questo progetto, che tra l'altro ha in sè la vera essenza della sostenibilità: oltre a quanto già detto, sono previsti dei laboratori per le riparazioni (!) e un orto biodinamico dove poter coltivare frutta e verdura necessarie alla comunità che risiederà nel villaggio; il villaggio è a bassissimo impatto sia energetico che materico, mediante l'utilizzo di impianti fotovoltaici, solari termici e microeolici, fitodepurazione per il trattamento delle acque di scarico, struttura portante degli edifici in legno certificato e tamponature in balle di paglia, intonaco esterno in terra cruda...
Manca qualcosa?
Ah, sì: che funzioni.
Staremo a vedere

fonte:architetturaecosostenibile.it

venerdì 27 aprile 2012

Progettazione partecipata con i Lego

 Si avvia alla conclusione il progetto messo a punto dalla Newcastle University che ha visto la realizzazione di una mini città ideale attraverso l’utilizzo di migliaia di mattoncini Lego. Nel corso della mostra interattiva “The Great North Build”, durata un mese e ospitata nel New Castle’s North Museum, i cittadini sono stati invitati a prendere parte alle problematiche relative allo sviluppo urbano della città. Architetti, addetti ai lavori, anziani, bambini e studenti hanno collaborato interrogandosi sull’espansione, la crescita demografica e la qualità di vita riflettendo su quali elementi siano necessari per migliorare l’ambiente urbano. La valorizzazione del centro storico, la costruzione di centri culturali, ospedali, aree verdi e la trasformazione delle aree industriali sono stati tra gli argomenti più trattati durante l’esposizione
fonte: architetturaecosostenibile.it

sabato 14 aprile 2012

Premio Edilizia Sostenibile

L'obbiettivo anche per questa terza edizione del concorso è di promuovere l'impegno delle Amministrazioni Locali più virtuose in termini di Sostenibilità ambientale, innovazione tecnologica e qualità architettonica. L'iniziativa, promossa da Saint-Gobain Italia assieme ad Ancitel Energia e Ambiente, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente, dell'ANCI e del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, è dedicata ai Comuni Italiani che hanno realizzato progetti e iniziative per un'edilizia energeticamente efficiente e sostenibile. 
Le categorie del concorso sono due:
CATEGORIA 1: Migliore realizzazione per l’efficienza energetica nell’edilizia comunale abitativa (ultimati o in avanzato stato di completamento al 31 Dicembre 2011);
CATEGORIA 2: Migliore realizzazione per efficienza energetica nell’edilizia comunale non abitativa (ultimati o in avanzato stato di completamento al 31 Dicembre 2011).  
I criteri di valutazione prenderanno in considerazione i risultati effettivi attesi dal progetto in termini di risparmio ed efficienza energetica, gli impatti ambientali evitati (in primo luogo in termini di emissioni di CO2 in atmosfera), gli elementi di innovatività tecnologica ovvero amministrativa e di sostenibilità sociale degli interventi; saranno altresì considerati quali elementi premianti la trasferibilità (potenziale di riuso) in altri contesti territoriali.

FONTE: www.premioediliziasostenibile.it

lunedì 19 marzo 2012

Baby Caring: la sostenibilità del progetto architettonico guida la sostenibilità del progetto educativo

Come sapete sono molto sensibile ai temi della sostenibilità nei luoghi per l'infanzia.
Oggi vi descrivo un asilo nido costruito in provincia di Salerno: il Baby Caring, in cui ogni scelta progettuale è strettamente relazionata alla finalità pedagogica del progetto: l'educazione alla sostenibilità.
Le finiture utilizzate per questo edificio sono realizzate con materiali naturali ( tinteggiature interne al tuorlo d'uovo!), gli arredi in legno massello, la progettazione degli interni e la scelta dei colori seguono il Feng Shui, al fine di elevare il livello di benessere per i piccoli ospiti. Per favorire il risparmio energetico, tutto il sistema degli impianti, interni ed esterni, è regolato da un impianto domotico che controlla: illuminazione, videosorveglianza, condizionamento, qualità dell'aria, strumenti di comunicazione tra ambienti esterni e interni.
Il metodo pedagogico del Baby Caring si fonda sulla teoria delle sette intelligenze di Gardner, alla quale si aggiungono quella naturalistica e quella digitale; i bambini possono apprendere fin da molto piccoli i principi della cultura eco-sostenibile attraverso molteplici attività ludiche: riciclo creativo degli oggetti, raccolta differenziata, risparmio energetico, eco-giochi. Le attività sono supportate, inoltre, dall'utilizzo delle nuove tecnologie, come l'iPad, che contribuiscono a stimolare nei bambini l'uso dei talenti e delle capacità linguistiche, espressive, motorie, organizzative e gestionali. 
L'educazione al rispetto dell'ambiente avviene nel segno del divertimento, attraverso dei laboratori che utilizzano materiali come la carta, il cartone, i gusci d'uovo, il legno, il sughero. In bagno si insegna a non sprecare l'acqua e a differenziare i rifiuti. Inoltre ci sono dei veri e propri giochi a sfondo ecologico, come riproduzioni delle pale eoliche. L'asilo ha inoltre dato vita a un orto didattico, dove i bambini prendono confidenza con le specie vegetali e i loro frutti.
www.babycaring.it


giovedì 23 febbraio 2012

Certificazione energetica degli edifici

"La certificazione energetica della casa? Boh!

Il primo gennaio scorso, è entrata in vigore, in Italia, una normativa che obbliga il possesso dell'Attestato di Certificazione Energetica per chi vuole vendere una casa.
Orbene, stando a quanto sostiene l'indagine condotta dal sito www.immobiliare.it su un campione di (udite, udite!) oltre 700mila annunci di compravendita, solo il 12,7% degli immobili avrebbe un certificato valido.
Per essere chiari, la rilevazione considera come in regola solo gli annunci che riportino, come richiesto dalla normativa, sia la classe energetica che l'indice di prestazione energetica dell'immobile, valore che è presente solamente nell'ACE - Attestato di Certificazione Energetica.
Ma cosa succede esattamente nel Belpaese? Semplice: nel nord-est la percentuale di annunci di immobili in regola è del 18,9%, nel nord-ovest del 15,6%, nel centro siamo all'8,8% e al Sud al 3,8%.
Tra le province, i livelli più elevati sono a Bolzano (25,6%) e Trento (22,0%), seguite a distanza da Milano (11,3%) e Torino (10,2%), mentre nella capitale si è fermi ad appena il 5,2%.
Ma c'è chi riesce a fare anche molto peggio: fanalino di coda dell'indagine è Palermo con appena lo 0,9% (leggasi: zero virgola nove per cento) degli immobili con certificati a norma.
Nel nostro Paese, dunque, la strada per mettersi in regola sembra essere ancora una volta lunga, molto lunga..."

fonte:
www.improntaecologica.it

venerdì 17 febbraio 2012

Gli italiani amano il legno

Il 62% degli italiani ritiene che il legno incida sul benessere abitativo di una casa; il 51% di coloro che intendono comprare casa ne prenderebbe in considerazione una costruita in legno. Questi alcuni dati emersi dalla ricerca "Il benessere abitativo degli italiani" condotta da Eurisko. Al crescente gradimento degli italiani corrisponde un aumento delle costruzioni in legno nel nostro Paese: da 1000 nel 2005, a 5000 nel 2010, con previsione di ulteriori incrementi dei prossimi anni. Il trend è confermato anche dai dati raccolti in uno studio della Paolo Gardino Consulting, secondo cui la previsione è di un aumento a 7500 nel 2015.